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Il mio sogno? Quella chiesetta restituita alla città

Il mio sogno? Quella chiesetta restituita alla città

Ho fatto un sogno (qualche volta i sogni tracciano le strade e le indicano alla realtà che poi si adegua). Mille volte, guidando verso il centro di Milano lungo il Naviglio Grande, l’occhio mi è caduto su un ammasso di rovine e grovigli di arbusti spinosi sulla riva.

La cascina “La Guardia di sotto” a Corsico, piccola città unita a Milano senza soluzione di continuità, era una delle cascine viscontee in cui si allevavano mucche e si producevano latticini. Sul lato, una chiesina, meravigliosa, tardo rinascimentale nello stile anche se d’epoca certamente precedente il 1400. Ha fattezze armoniose e decori a stucco di sapore seicentesco per un restauro avvenuto nel 1622.

Il vescovo S. Carlo Borromeo, malato e stanco, si fermò per riposare e venne accolto in questa cascina, ospitato e accudito nel 1584. La rovina e il degrado hanno gravemente deteriorato il complesso che oggi appartiene a un privato. (…)

La coscienza di ciò che abbiamo alle spalle potrebbe essere la base per il nostro futuro. Nascosta dalla sterpaglia e dai rovi, semidistrutta, ma ancora in piedi, la chiesa di S. Maria Nascente (sì proprio come il Duomo) aspetta un filantropo.

Non è solo un restauro che ho immaginato ma una nuova creazione che, sul rispetto della nobiltà del passato, possa proporre qualcosa di nuovo e vitale. Se chiudo gli occhi posso vedere la meraviglia che la cascina potrebbe diventare: un luogo di studio e attività culturale dedicato a Milano e al suo passato agricolo, oppure un centro per lo studio e la pratica dell’arte applicata e del design, o per la conservazione di semi rari, o per lo studio delle api.

Sono una pittrice, il sogno è la mia casa d’elezione.

E poi sognare è gratis.

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